
Le curve di crescita dei neonati sono l’indicatore che risponde alla domanda più diffusa che probabilmente i genitori pongono al pediatra: “Mio figlio sta crescendo bene?”.
I percentili, ovvero le curve di crescita, permettono di valutare lo sviluppo dei bambini e confrontarlo con quelli che sono di norma gli standard legati al sesso e all’età.
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha realizzato una curva di crescita sulla base di uno studio condotto su sei paesi campione, vale a dire Usa, India, Norvegia, Oman, Ghana e Brasile. Lo studio ha messo in luce lo sviluppo del bambino sulla base di alcune standard “ideali”, come ad esempio:
- Allattamento esclusivo al seno per almeno quattro mesi
- Svezzamento dal quarto al sesto mese
- Accesso ai servizi sanitari, vaccinazioni effettuate, ambiente protetto e privo di elementi malsani come il fumo.
L’obiettivo del documento è quello di individuare quelle che dovrebbero essere le curve di crescita di ogni bambino che vive in condizioni di vita considerate ottimali.
È importante contestualizzare le informazioni, dal momento che il dato più importante riguarda la regolarità con cui il bambino continua a crescere. Questo significa che il peso in sé del bambino in un determinato giorno non può concorrere alla valutazione complessiva della sua crescita. Bisogna considerare, infatti, quella che è la curva di crescita nel suo complesso, prestando attenzione al fatto che il bambino non si discosti troppo dalla determinata curva che sta seguendo e che lo sviluppo risulti armonico.
Per ogni dubbio è bene rivolgersi al pediatra, soprattutto per evitare preoccupazioni che potrebbero rivelarsi infondate.